E’ sicuramente una costruzione molto antica, ma la data della sua origine non è certa; la tradizione orale la fa risalire a tempi remoti, tanto che si dice sia stato “costruito dagli schiavi”. Poiché però è certo che sulla Rocca non è mai esistita una sorgente, si può dedurre che, quando nel 1393 Facino Cane distruggeva il Castello Visconteo, il pozzo esistesse già.
Sempre la tradizione orale lo descrive come il “pozzo delle meraviglie” per la particolarità delle sue dimensioni e della sua struttura: ha una forma a clessidra, con 10 metri di diametro della cavità superiore, una strozzatura centrale di 2-3 metri e una parte inferiore con un diametro di 14 metri circa. E’ così grande che la gente diceva che vi poteva girare “an car cun i beu” (un carro con i buoi). Scavato in un durissimo strato di sabbione è profondo 42 metri circa e la sua acqua è stata l’unica fonte di approvvigionamento per tutta la popolazione del centro storico di Baldissero sino all’arrivo dell’acqua potabile nel 1959.
Originale è anche la struttura esterna che lo copre come un baldacchino; è in mattoni a vista e intonaco ed è databile al secolo XIX.
Fonte orale.
A cura del Centro di ricerca storica di Baldissero e dell’Amministrazione Comunale di Baldissero